martedì 19 ottobre 2010

if you ever loved somebody put your hands up

And I was thinkin about her, thinkin about me.
Thinkin about us, what we gonna be?
Open my eyes, yeah; it was only just a dream.
So I travel back, down that road.
Who she come back? No one knows.
I realize, yeah, it was only just a dream.

errori su errori. un susseguirsi continuo di sbagli, un alternarsi di abbuffate, vomito, tagli, bruciature, graffi, pianti.
e, ciliegina sulla torta, crisi di panico! a scuola! perchè certo, mi sembra logico che dieci minuti prima che suoni la campana dell'ultima ora a me venga il terrore perchè devo tornare a casa a pranzare!

venerdì sera aperitivo con una mia amica tedesca in visita, un altro genovese e altre due amiche italiane. tutti conosciuti in nuova zelanda e tutti a conoscenza di me e L.
semi digiunavo da tre giorni (si, fatemi un applauso), poichè, oltre alle solite restrizioni assolutamente insane, ultimamente mi è venuta una nuova mania, quella che mangiare a pranzo mi faccia studiare meno volentieri al pomeriggio.. follia pura! incredibile constatare quali scuse patetiche e assurde riesca a inventare la mia mente pur di autodistruggersi.
comunque mi presento all'aperitivo in vestitino giropassera (perdonate la volgarità..) , collant ultrapesanti nere e decoltè marc jacobs di 11 centimetri e mezzo di tacco. i miei soliti dieci minuti di ritardo: sono già tutti lì e per di più sono tutti in jeans. panico.
" kelsey, why's there no food in your dish?" "I already had supper, because of a diet.. for sport.. you know, tennis.." .. liar.
mi prendo uno spritz e me lo fanno forte. sigaretta, sorso, sigaretta, sorso.
il discorso verte subito su L. l'hai più sentito? ti scrive? come è finita? ma come facevi a stare con lui? ma lo sai che so per certo che dopo di te è stato con C? e Le? e Ka?
di bene in meglio.
dopo l'aperitivo mi alzo e mi gira la testa.
ci muoviamo in un altro bar, altro drink.. pina colada stavolta.
il sapore dolciastro mi disgusta, ma lo bevo.. continuo a pensare a quelle, a lui e a quelle, a lui su di me..
la tedesca non finisce il suo limoncello, lo scolo in un sorso.
mi ritrovo a sparare cazzate, in braccio al genovese che non vedevo da più di un anno.
baci, abbracci, altre sigarette, altro alcool.. arrivo a casa distrutta.
apro facebook e la cosa migliore che mi viene in mente di fare è una cazzata madornale..gli scrivo.
verrà in italia quest'inverno.. la fine..

eppure a furor di popolo mi hanno eletta rappresentante di classe.. non mi ero nemmeno candidata..
" kelsey hai gestito benissimo la situazione con la *****, e anche per la gita, ti stai facendo un mazzo così a girare per le agenzie!" - cosa si farebbe pur di rimanere una settimana lontano da casa..

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